Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Ho 35 anni e ho scoperto da poco più di un anno di avere la SM. Il mio progetto parla anche un po’ di me e del mio quotidiano impegno con le donne, così diverse e così speciali tra loro. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nella sua carta dei diritti sessuali, dichiara che il benessere sessuale è un diritto umano fondamentale ed è una condizione essenziale per la salute integrale dell’individuo. Il mio sogno è quello di migliorare la sessualità, intesa come dimensione umana, delle donne che ne vivono direttamente o indirettamente i limiti dati dalla SM e rendere il loro approccio più sereno nella vita individuale e di coppia. I problemi relativi alla sessualità sono spesso argomento tabù e altrettanto spesso vengono messi in secondo piano con rassegnazione. Non è facile parlarne con un medico e anche quando questo accade ci si trova a dover spiegare in modo freddo e imbarazzato sensazioni, paure e limiti difficili da comprendere e da condividere. Perché allora non parlarne da donne a donne? LA MIA IDEA? Creare una rete di incontri periodici per gruppi di donne che vogliono confrontarsi, sfogarsi, capirsi nonostante la sclerosi multipla, vissuta in prima persona o all’interno della loro coppia. Vorrei coinvolgere il gruppo di donne che stanno si stanno dedicando al progetto bellissimo che si chiama La Valigia Rossa. Sono donne formate e motivate, appoggiate da specialisti, che incontrano ogni giorno altre donne di tutte le età per parlare di argomenti seri in modo ludico e aiutarle a migliorare la propria salute sessuale. In ogni città una consulente della valigia rossa potrebbe “adottare” un gruppo di donne per un appuntamento mensile o bimestrale dedicato alla SM. Semplicemente per chiacchierare, magari davanti a una tazza di tè, scoprirsi o scoprire come essere più felici, senza tabù, tra amiche. A volte con un SORRISO e con sana complicità si può andare oltre.