Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Sono il papà di Ilaria, una ragazza di 27 anni che a febbraio ci ha lasciati. Ilaria ha donato la sua vita per la gioia e la volontà di diventare mamma. Pur sapendo a cosa andava incontro ha voluto, con sommo amore, un figlio. Ha dovuto interrompere le cure per mesi e questo ha fatto sì che la malattia esplodesse in una forma inconsueta e cruenta. Sembra che esistano pochissimi casi di aggressività così grave della SM. Ilaria, pur nella sua malattia (accertata a 16 anni), ha sempre avuto un sorriso per tutti e alla sua morte la stampa locale l’ha chiamata “l’angelo dei deboli” per il suo altruismo e per aver aiutato il prossimo come milite della Croce Bianca. Ilaria è stata un esempio di amore, un sorriso sempre presente. Ricordo che durante un servizio in Croce Bianca, Ilaria incontrò una persona triste e pensierosa, che le confidò di essere malata di SM. Ilaria con un sorriso e dolcezza le aveva risposto che anche lei era malata di SM, ma che la vita doveva essere presa con gioia e l’aveva incoraggiata a fare tutto ciò che si sentiva di fare, nel limite del possibile. L’idea? Raccontare la storia di Ilaria e raggiungere con il suo sorriso il maggior numero di persone. Per dimostrare che, anche se con la SM, si può essere felici di quello che si ha e vivere una vita perfetta, pur nella sofferenza fisica. Una storia può essere raccontata in tanti modi, ma quello che conta è il messaggio che porta con sé e il valore che regala a chi la ascolta.