I miei occhi mi hanno tradito. Ecco quello che ho pensato. Gli stessi occhi che hanno sempre ricevuto dei gran complimenti me la stavano facendo pagare. Era inizio maggio, avevo 26 anni, il sole cominciava a scaldare e, con mia mamma e mia sorella che non mi hanno mai abbandonato, abbiamo ricevuto la diagnosi. Quella malattia che non mi ha mai fatto versare una lacrima perché io sarei stata più forte di lei. La stessa malattia che mi ha fatto svoltare completamente la vita, grazie alla quale ho chiuso rapporti che reputavo importanti dopo essermi sentita dire che sarei stata un peso per la vita di chiunque. La stessa malattia che mi ha fatto capire per cosa vale veramente la pena versare lacrime. I miei occhi: ecco proprio loro ora mi facevano vedere una vita diversa, una vita più complicata forse, che mi ha legata ad un autoiniettore fino a data da destinarsi ma, che a maggior ragione, va vissuta al suo massimo. I miei occhi. Ora guardano; non vedono solamente.