Quella sera, dopo il lavoro, sarei dovuta andare a ritirare i risultati della rachicentesi. Data la familiarità, non c’erano grandi dubbi. A un tratto l'ufficio ha iniziato a girare vorticosamente e sentivo le voci dei miei colleghi sempre più lontane... Hanno cominciato a formicolarmi i piedi e le mani, poi braccia e gambe. Mi sentivo immobile e impotente, le lacrime scendevano... Arrivò l'ambulanza e intanto chiamarono mia mamma dicendole che ero stata male. Per non farla preoccupare le dissero che non ero stata poi così male. Ma il male non era nemmeno poco: mi portarono in ospedale, persi il controllo e l'ansia prese il sopravvento. Da sola, nella sala d'attesa del Pronto Soccorso, ho deciso che la SM avrebbe fatto sì parte della mia vita, ma non avrebbe certamente avuto un ruolo da protagonista, bensì un ruolo minore, un personaggio di cui ti puoi pure scordare. E così è stato. Sono passati quasi dieci anni e mai, mai, mai le ho permesso di cambiare la trama della mia vita. Ho lasciato un lavoro sicuro per inseguire un sogno, sono diventata mamma e sto anche allattando! No ho paura della SM... Io non sclero! ;)