Mi presento, sono Annita. Una delle tempeste è accaduta il 7 ottobre 2005. Un incidente stradale e da lì a poco, il neurologo mi ha diagnosticato la SM. Avere la diagnosi, è come vivere un lutto. La mia prima reazione è stato negare la realtà, poi ti perdi, la persona che vedi non sai più chi è. Spavento.
Le mie mani non riuscivano a tenere le cose, sia leggere che pesanti. Le mie gambe non erano più spedite: non potevo correre, avevo bisogno di qualcuno per i bisogni quotidiani... Per non parlare dell'equilibrio! All'inizio mi sono sentita dentro un vestito stretto stretto, non mio, avevano sbagliato le misure.
Poi mi sono detta Annita è la stessa: un corpo più fragile, ma i miei sani principi e valori c'erano, la mia caparbietà e tenacia c'erano, la mia voglia di vivere e di sorridere c'erano. Quindi dovevo solo riprendere il timone della mia vita e vivere, con l'amore e la condivisione della mia famiglia.
È quello che ho fatto: OGGI sono responsabile G.O. Aism Foligno Spoleto Valnerina e Consigliere Nazionale. Tra paure e sorrisi, combattiamo per la dignità delle Persone con Sm, per parlare di Sm senza abbassare gli occhi o sentirsi diversi, per non vergognarsi di avere un figlio o un genitore con Sm, per non aver paura del futuro. La disabilità rende certamente la vita più faticosa , ma non deve impedirci di realizzare i nostri sogni. Sì, perchè tutti noi abbiamo i sogni nel cassetto.
Io, ieri volevo volare e non l'avevo mai fatto. OGGI, grazie alla mia condizione di vita diversa ho volato. Lassù nel silenzio totale, alzare gli occhi, vedere il sole quasi a toccarlo nel cielo azzurro, guardare giù e vedere Foligno, Trevi, piccole, piccole: ti senti libero e "padrone" di quello spazio immenso. Lì le mie gambe non servivano, potevo correre. Per me questa patologia non è stata la fine, ma l'inizio di un nuovo percorso con occhi diversi. Non sono una scrittrice, ho ancora tanti fogli in bianco, ma spero che le mie emozioni siano trapelate con la mia gran voglia di vivere.