Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Ciao Carrozzina, come va? La prima volta che ti ho visto in casa mia mi sono spaventato: ho pianto, credevo che la fine si stesse avvicinando, la fine di tutto, la fine di uscire, la fine del viaggiare, la fine dello stare tutti insieme, insomma, la fine. Poi, piano piano, abbiamo ed ho imparato a conoscerti. Non sei tanto male, anzi. Ti abbiamo battezzato e ti chiami SeriMa, perché accompagni serenamente il movimento che la SM ha tolto. Da quando ci sei tu, usciamo, viaggiamo, ridiamo – pensa – ti prendiamo anche in giro, ma tu sei sempre lì, disponibile, accogli e accompagni Nunzia senza un lamento, senza stancarti mai, insomma, stai diventando parte di noi, sempre presente. Ora posso dirti quanto sei preziosa e pure carina ed è una gioia averti. Grazie. Ciao Marco, sono la carrozzina, ti ho ascoltato con attenzione. Sono io che ringrazio voi: per me essere una compagna di viaggio di Nunzia - la tua sposa, la mamma dei tuoi figli - è un onore.