Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Non sapevo cosa fosse e non mi interessava saperlo. Ho vissuto nell'inconsapevolezza fin quando ho sentito il bisogno di dire “basta”. Ora conosco il suo nome ma la chiamo "la mia migliore amica". Ci conosciamo dal 2003 e non so cosa significhi vivere senza di lei. Le ho permesso di fare tutto con me. Ci siamo laureate, sposate, abbiamo dato la vita ad una bambina, abbiamo lavorato, sognato, scalato le montagne, corso, riso, pianto. Io sono sempre stata come adesso, una pazza amante della vita. Anche su quattro ruote abbiamo saputo ridere. Ora ho un sogno da realizzare: lo farò con lei, anche quando la mia mano trema, l'occhio si appanna, la testa gira, la gamba si addormenta. Scriverò, cucirò, crederò, vivrò finché avrò la forza di farlo, finché nel mondo ci sarà qualcosa di buono per cui lottare. La mia storia? Quella ancora non è iniziata: aspetto una vincita all'Enalotto - a cui non gioco - per dare il via alle danze!