Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Voglio raccontare la storia di mio figlio Andrea. Io, volontaria della sezione AISM di Reggio Calabria dal 1997, mi sono ritrovata nel reparto di neurologia degli Ospedali Riuniti della mia città nel marzo 2011 con una diagnosi di sm per mio figlio. Durante il ricovero nella camera di fronte alla sua, una ragazzina di 19 anno di Gioia Tauro. Premesso che Andrea aveva avuto l'esordio con l'aneurisma ottico ad entrambi gli occhi; praticamente non vedeva nulla, ma anche solo sentendola parlare qualcosa in lui è scattato; tanto che si sono scambiati i numeri di telefono. Telefonate notturne importantissime di scambio e di conforto, anche se mio figlio conosceva o quanto meno tramite me aveva già sentito parlare della malattia, lei il nulla. Dopo la ripresa, circa un mese e mezzo, si va ha trovarla a casa. Con i genitori già ci conoscevamo, perchè nei corridoi dei reparti si diventa tutti amici. Quello è stato un fidanzamento ufficiale. Sei anni e poi il 30 luglio faranno un anno di matrimonio dal quale, il 20 maggio, è nata Dalilam un gioiello di bimba che - speriamo così come ha detto la loro dottoressa – sarà la loro medicina. Ci tenevo tanto a raccontare questa bellissima storia per far capire soprattutto ai ragazzi con sm che l'amore aiuta ad andare avanti e ancora di più a non mollare mai. Adesso Andrea ha 36 anni, mia nuora 26 si amano tanto e sono felicissimo di aver realizzato il loro sogno, quello di avere una famiglia....Che il Signore li benedica sempre...