Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Non capivo perchè avessi sempre più paura. Di uscire .Di conoscere nuove persone. Di guardarmi intorno...Ero sempre troppo stanca. D'altronde lavoravo a Pescara. Studiavo a Roma. Mi gestivo una casa. Non ero felice, ma fiduciosa che questa vita qualcosa mi riservasse. Qualcosa di bello. Laureata all'estero col massimo dei voti. In Psicologia (...che laurea inutile!) ma io, dopo 17 esami a veterinaria e la separazione dei miei dopo 45 anni insieme, volevo fare la psicoterapeuta infantile e volevo fare pet therapy per aiutare tutti quei bimbi che, come me, di certe cose, non avevano alcuna colpa. Ho avuto tante storie, ma non erano abbastanza per me...Io avevo ancora da fare e avevo avuto un solo amore. Si è sposato a giugno dello scorso anno, subito dopo essermi illusa che, sì, era lui ed era tornato da me. Io, io...non voglio tediarvi. So solo che mi sono ignorata parecchio prima di paralizzarmi, ad agosto, completamente a destra. Sapevo che era una cosa brutta. Non sapevo cosa fosse la SM...e mi rendevo conto che le mie facoltà cognitive non mi permettevano di capire fino in fondo la mia condizione. Il mio esordio di sclerosi è stato talmente grave e il mio recupero talmente grande da essere oggetto di convegni: sì, quelli dei farmaci in sperimentazione. Ma la sedia a rotelle non può far parte della mia vita. Ci ho messo un anno. Sono di nuovo in piedi. E mi porto qualche deficit che recupererò. Devo. Perchè la mia vita non può essere tutta qui. E io spero ancora.