Avevo appena compiuto 21 anni. Una Nonna adorata volata in cielo troppo presto, genitori appena separati, un padre assente che coglie l'occasione del divorzio per abbandonare tre figlie, una madre con una diagnosi di cancro al seno. Che fai, non aggiungi a questo quadretto idilliaco una diplopia con sospetto di SM? Dopo la prima fase di sgomento, paura e pessimismo (per me la SM era la malattia che aveva reso invalida e faceva tremare una mia vecchia prozia, non sapevo altro), la svolta. Non era la fine del mondo, non si muore di SM, ci si può convivere. E poi c'era mia Madre con il cancro, le mie sorelline che dovevano essere supportate emotivamente e finanziariamente in questo brutto momento (mio padre ci aveva abbandonate in tutti i sensi); dovevo studiare e finire l'università e poi dovevo viaggiare e poi c'era la laurea e il Dottorato e i trasloch, e la vita che andava avanti ed io che mai come ora volevo inseguirla se non precederla...E adesso c'è l'amore della mia vita, c'è il nostro matrimonio da organizzare, il viaggio dei nostri sogni in Australia, una casa da comprare e magari anche uno o due o tre figli...La verità è che dopo lo sgomento iniziale, la diagnosi di SM mi ha dato una forza ed una voglia di vivere incredibili. Non che prima fossi una persona pigra ed apatica, ma se penso alla mia vita prima della SM ho ricordi fumosi e poco consapevoli. Dal luglio 2004 ho iniziato a vivere appieno, nel bene e nel male, con ottimismo ed energia.