Ho capito che potevo andare oltre Lei quando ho deciso di scrivere di Lei. È successo, prima, su un forum dedicato all’S.M., e poi attraverso il mio romanzo, “Se tu mi salverai”. É successo che ricominciare a scrivere, per me, è stato un gesto di salvezza, di respiro, di forza. Ho dato un volto a Lei, la malattia, nel mio libro: Lei ora è bellissima ed è la donna che vive nel quadro di Jack Vettriano “ The singing butler” a cui ho dato un nome e una storia. L’ho chiamata Myrna. Un poster di quel quadro è tuttora nella mia camera da letto. Ogni giorno vedo Myrna: Lei vive con me ogni singolo istante; eppure Lei è anche storia, racconto, immagine, simbolo…e fa meno paura. Mi piacerebbe che questa idea di trasferire tutto il mondo interiore e il vissuto conseguente alla malattia in un progetto creativo sia condivisa da tanti giovani…A loro, fondamentalmente, ho dedicato il mio romanzo che non parla solo di malattia, perché Lei esiste, ma prima di Lei esiste la Vita. Che è comunque unica meravigliosa e irripetibile, nonostante e con Lei. E soprattutto, la Vita è più forte di Lei. La Speranza è la mia Fede.