Ciao a tutti. Sono una ragazza di Milano, mi chiamo Imma e ho 39 anni. Non ho proprio una storia da raccontare, probabilmente vi parlerò dei miei stati d'animo. Tutto iniziò 10 anni a maggio 2007 quando, svegliandomi una mattina e preparandomi sempre di fretta per andare a lavoro, mi misi davanti allo specchio per truccarmi notai che con un occhio - quello sinistro - non vedevo bene. Un sintomo che all’epoca non mi spaventò. Con il passare dei mesi decisi di fare una visita oculistica e da lì si può dire che io abbia girato un intero ospedale: c'era chi mi mandava da un medico, chi da un altro. Non capivo se volevano vedere fino a che punto mi saltavano i nervi oppure – pensavo – in questo ospedale sono tutti incompetenti. Finché una dottoressa mi portò in neurologia da un medico che a vederlo sembrava pazzo. Lì feci la puntura lombale e dopo questo esame, nell'agosto del 2007, andai al mare. Mentre ero in spiaggia, il 19 agosto, mi arrivò una chiamata: "salve. sono il medico dell'ospedale. Può venire qui da me? Dobbiamo parlare...". Non diedi subito peso a questa chiamata, ma poi presi le mie valigie e tornai a casa! Il giorno dopo mi presento in questa saletta, con mia madre e il medico: “La diagnosi è sclerosi multipla!”. Mia madre piangeva e io, guardando il medico, ho sentito freddo nel mio cuore, lo stesso freddo che ormai mi porto addosso da 10 anni. Mi ha cambiato tanto: ho perso degli amori, delle amicizie e tutt'ora mi ritrovo in questo mio mondo di ghiaccio da cui non riesco più a liberarmi. Ho fatto sedute dallo psicologo, ho fatto viaggi, ma non riesco a trovare più quella serenità della mia anima. Mi sono presa dei compagni di camminata: non un cane, ma ben sì due e - credetemi - questi pelosetti mi danno molto di più di un aiuto camminare! Io non credo che si possa guarire da questa malattia, ma vorrei scongelare questo mio cuore che si è bloccato 10 anni fa.