Per fortuna il destino mi ha fatto incontrare Terry. Terry altro non è che la mia gattina nera. Questa piccola pantera ha assorbito parte della mia rabbia. La mia dolce pelosetta è passata da essere una scavezzacollo a essere un tesoro, che passava la notte abbracciandomi e leccandomi le mani. Con le persone dovevo strillare per farmi sentire, con lei bastava mettere una mano sul suo manto setoso. Molte persone mi hanno allontanata, lei si è stretta a me. Ci siamo parlate per intere notti, senza bisogno di dire una sola parola. Quando avevo deciso di farla finita, quelle due splendide stelle si sono infilate direttamente nel mio cervello, dicendo chiaramente: "Se tu te ne vai chi si curerà di me? Non dire tuo marito, lui fa fatica a badare se stesso". E io, per ora, sono rimasta. C'era chi si prendeva cura volentieri degli altri due mici, per lei non c'era nessuno. Io e Terry, zampa nella mano, come è stato per tante notti negli ultimi anni, percorerremo il suo tempo restante insieme. Grazie Terry.