Il mio grazie va a me che mi sentivo una debole, una senza coraggio, una fifona, ma che non mi arrendo mai. Non mi arrendo alle gambe affaticate, che con dolore le alleno, che faccio il piantino prima dell'iniezione, ma la faccio comunque, che sopporto silente gli effetti collaterali della terapia. Combatto dal giorno in cui su Google ho cercato i miei sintomi ed ho scoperto la mia diagnosi, confermata quindici giorni dopo in ospedale. Combatto per mantenermi lucida e razionale quando delle volte vorrei fermarmi in mezzo alla gente ed urlare la rabbia che sento, ma tengo sempre fissa in mente una cosa: avrò una vita faticosamente normale. Ognuno nella vita ha le sue difficoltà e problematiche ed io ho le mie, che tengo gelosamente custodite. Mi stampo un bel sorriso in faccia e vado avanti!