Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Il mio grazie è perché ho la sclero, ma non sclero. Dio me l'ha data, ma io non mi sento malata e nemmeno più degli altri sfortunata. Da quando ho scoperto di averla ho imparato lentamente ad accettarla, anche se in alcuni momenti l'ho odiata e mi son chiesta: "Perchè la vita proprio a me l'ha data?". La prima reazione è stata di confusione, cambiando della mia vita l'emozione. Poi mi son detta: "Aspetta ferma e resetta, non puoi vivere così maldestra, se con te questa vita non è stata del tutto perfetta". Allora perché buttarla via e non cercare di amarla comunque essa sia? Questa malattia non è solo mia, mi ha così cambiata, sicuramente in meglio e più forte son diventata. La mia quotidianità ha più valorizzata, rendendo ogni cosa più colorata. Il sole, la gente e il mare ho iniziato cosi di più ad amare, ho riempito ogni angolo del mio cuore, che prima era incolore, con quel tono in più, aggiungendo a ogni gesto più valore. Ho cercato quindi di accettare la presenza di lei nella mia mente, addolcendo così le difficoltà e la paura che lei mi dà nella quotidianità. Guerriera son diventata, per sconfiggere te sclerosi dannata. Con la sclero in non sclero, anzi ho una forza interiore indescrivibile, che caratterizza il mio dolce cuore, ho tanta voglia di dimostrare che io ci sono, io posso, io devo e io faccio, molto di più di altri che stanno a guardare. I miei occhi con il sorriso fanno sempre parte del mio viso e, comunque vada, la mia vita intensamente io vivrò e anche te sclero amerò.