Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Esistono due categorie di grazie. Il primo grazie va a tutti coloro - gruppo ristretto, ma preziosissimo - che mi hanno concretamente aiutata, supportata, consolata, accompagnata dal momento della diagnosi in poi. La persona in testa fra tutte si chiama Anna, voglio citare solo lei, perchè è stata ed è speciale senza per questo dimenticare gli altri. Poi esiste un grazie più profondo: lo rivolgo a Dio. Non perchè penso che mi abbia mandato questo fardello, ma perchè credo fermamente che sia Lui a darmi una forza ed una serenità che mi erano sconosciute. Grazie alla malattia che mi ha aperto nuovi orizzonti, una capacità sorprendente di guardare ed assaporare la vita, di aprirmi a possibilità finora sconosciute per sentirmi viva e vitale, di riconoscere l’amore gratuito delle persone e di ignorare la falsità e l’indifferenza di altre. Con la SM si vive, non si convive solamente! Anzi, si vive più intensamente tutto: ogni sorriso dato e ricevuto, ogni movimento del corpo, ogni passeggiata, ogni sfumatura del colore del cielo, ogni novià della giornata. Grazie al mio maestro di QI-GONG che mi ha insegnato come armonizzare corpo e mente. Senza la malattia, però, sarei rimasta nell’ignoranza di chi non conosce questa disciplina meravigliosa! Grazie a questa vita potente che non si ferma nemmeno quando si fermano le tue gambe!