Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Cinque anni fa e fra cinque anni. L' unica cosa certa in questo lasso di tempo è il mutuo. Ma è variabile, quindi come non detto. Ciao, mi chiamo Danilo, ho 40 anni dal 6 novembre e dopo 22 giorni me l’hanno diagnosticata. Per assurdo, mi fa sorridere pensare alla risposta che ho dato al neurologo quando me l’ha "ufficializzata (si aspettava l'esito del liquor dopo la risonanza magnetica): “Ma quindi se non è l'ictus della tac al pronto posso riprendere a bere e fumare? ". Questa non è la storia strappalacrime perché io, pur essendo conscio che non ho un raffreddore ed ho uno scolapasta al posto del cervello, sono fortunato. Improvvisamente ho imparato ad apprezzare ogni singola bella cosa che la vita mi regala. La marea di affetto che ho ricevuto durante i 15 giorni di ferie al San Paolo, la capacità di riconoscere le persone con tutti i loro difetti che non mi abbandoneranno mai, qualunque cosa succeda e, non per ultimo, il suo sorriso. Quindi io ti ringrazio, cara SCLEROSI MULTIPLA, perché, qui ti frego, vi frego, ma me ne frego, mi hai "cambiato" in meglio. Gli unici limiti sono che non potrò più donare il sangue e che non ho potuto dare l'addio definitivo al calcio (l'Altarese si è salvata comunque, chapeau ragazzi!). Fra cinque anni io spero solo di continuare a lavorare dignitosamente, di vedere il Genoa stabile nella colonna di sinistra e di continuare a vederla sorridere. You may say I'm a dreamer but… la vita ha dei modi strani per dimostrare cosa conta davvero.