Quando nel lontano 2006 mi è stata diagnosticata la SM, avevo 21 anni e non avrei mai pensato che un giorno avrei considerato questa mia compagna di vita una vera e propria amica. I primi anni con lei non sono stati facili, ma, data la mia giovane età, andavo avanti con la mia vita considerandola un'acerrima nemica, odiata, ma spesso anche snobbata. Quel mio menefreghismo si rispecchiava anche nella vita di tutti i giorni, facendomi dare ben poco valore al tempo che passava. Nel frattempo conobbi una pratica buddista e iniziai pian piano a cambiare le mie priorità e il mio modo di affrontare le difficoltà, fino a quando un mattino di fine giugno del 2010, mi svegliai con un forte mal di testa, che col passare delle ore andava peggiorando. Mi accorsi che la mia vista andava a calare col passare dei minuti e fu cosi che quel giorno diventai cieco. I primi mesi successivi fu davvero difficile, persi tutto, dagli amici all'autonomia, ma dopo il primo anno, grazie alla pratica buddista, iniziai a cambiare il mio stato d'animo e ricominciai così, grazie ai vari ausili, a uscire da solo, a prendere i mezzi pubblici, fino ad arrivare alla pazzia di andare a vivere da solo. Mi ricreai così una nuova vita, e nel 2013, arrivò anche una fantastica ragazza, anche lei cieca, che il 9 settembre 2018 è diventata mia moglie. Il Covid-19 mi fa vivere chiuso in casa con mia moglie e il cane guida, ma sono felice, perchè ogni giorno ringrazio la mia vita e la SM perchè mi fa essere una persona migliore!