Sono una ragazza di 29 anni e in questi giorni ho festeggiato 2 anni di SM. Tutto è iniziato giovedì 14 giugno 2018, con un leggero fastidio all'occhio sinistro, che si è tramutato in dolore acuto e calo del visus: Neurite Ottica Retrobulbare, trattata con beneficio. Lunedì 30 luglio 2018: FULMINE A CIEL SERENO! Diagnosi di Sclerosi Multipla Recidivante-Remittente. Non potevo crederci, ho sempre vantato una salute di ferro! Dopo quel 30 luglio incriminato, per un mese ho tenuto sul mio comodino la busta contente il referto e ogni mattina, al mio risveglio, l'ho aperta pensando: "Ma non c'è mica scritto quello, non può essere, ho letto male..."... Invece, ho dovuto accettarlo. Mi ritengo fortunata, perchè nessuna delle persone a me più care mi ha abbandonata. Posso contare sul sostegno della mia famiglia, degli amici più cari e del mio amato compagno, che il prossimo anno diventerà mio marito. In questo periodo di allerta sanitaria mi sono letteralmente rinchiusa in casa e sto iniziando a uscire solamente ora. Mai come in questo momento mi torna utile il consiglio che mi ha dato la neurologa al momento della diagnosi: "Cerchi di vivere il qui e ora". Questo modus vivendi è in completo contrasto con la mia personalità e il mio carattere, ma mi rendo conto che è l'unica soluzione per poter reagire nel migliore dei modi a situazioni dolorose. Oggi mi sento bene? Oggi sono felice! Domani magari mi sentirò male? Me ne preoccuperò domani o quando sarà veramente necessario farlo.