Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Stiamo vivendo un periodo fatto di distanze, chiusure, cambiamenti. Con l'arrivo della malattia avevo già dovuto fare i conti con un cambiamento improvviso e forse per questo non è stato difficile accettare anche questa nuova realtà. È stato difficile, invece, accettare l'indifferenza di alcuni, di chi sosteneva di essere ingiustamente "recluso", di chi non voleva rinunciare alle proprie abitudini più superficiali, mentre medici, infermieri e pazienti lottavano contro un virus sconosciuto e per migliaia di malati cronici era sospeso l'accesso agli ospedali. Questo ha significato rinunciare ai controlli, alle terapie e a tutta quella rete di servizi che permette a moltissime persone di vivere - nonostante tutto - nel miglior modo possibile. Così abbiamo affrontato non solo il timore di contrarre un virus, che con noi non sarebbe stato benevolo in quanto - come molti affermavano con leggerezza - "soggetti con patologie pregresse". A questo si è unita anche la paura di una ricaduta. Spesso non pensiamo a questa o ad altre situazioni, non ci sforziamo di capire le cose che non abbiamo mai vissuto, pensando che non toccherà mai a noi. Spero che tutto questo sia servito, almeno in parte, a impartire a tutti la più importante delle lezioni: non siamo invincibili, non abbiamo il controllo su ogni cosa. Ci sono momenti in cui dobbiamo riconoscere di essere piccoli, rinunciare alle nostre aspettative e fare l'unica cosa che ci rende davvero una specie intelligente: adattarci al cambiamento.