Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Mi chiamo Angelique, ho 35 anni, sono malata da quando ne avevo 19. La malattia si presenta nel periodo più importante della vita di un adolescente: il momento di decidere quale strada scegliere per entrare nel mondo dei grandi. La mia scelta è sempre stata praticare sport, insegnarlo e, quindi, iscriversi alla facoltà di Scienze Motorie. Quando ho avuto la diagnosi, dopo qualche mese dai test d'ingresso mi è sembrato uno scherzo del destino. SM (Sclerosi Multipla) esattamente come SM (Scienze Motorie), due parole con esattamente l'opposto del significato: muoversi o restare immobili. A questo punto il dubbio era se continuare sulla strada del sogno o affrontare la realtà e arrendersi prima di cominciare. Io mi sono arresa. Ho provato per i primi due anni ma, anche se stavo abbastanza bene, le cure mi affaticavano, mi gonfiavano come un pallone. Non mi riconoscevo più, decisi di arrendermi. Qualche anno l'ho trascorso nell'apatia più totale, mi aspettavo che cambiasse qualcosa ma non succedeva nulla e, intanto, il tempo passava. Fino a quando ho capito che se non avessi deciso io di cambiare le cose, sarebbero rimaste così. E allora ho deciso di rimettermi in moto. Ritorno in palestra più motivata di prima; partecipo a un concorso pubblico e lo vinco. Avvio un’azienda agricola per poter vivere anche a contatto con a natura. Insomma, decido di mettermi al primo posto, la parte egoista che in me decide che ... io vengo prima di tutto.