Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Ho scoperto di avere la Sclerosi Multipla nel 1999, ma credo forse di averne avuto qualche avviso nel 1997/98. Ho sempre lavorato e fatto attività fisica e non ho smesso neanche dopo aver realizzato di avere la patologia. Ho deciso di continuare la mia vita come se lei non ci fosse. L'ho psicologicamente ignorata. Se lei voleva stare con me doveva adeguarsi alle mie esigenze, non io alle sue. Ho avuto una figlia con parto naturale e non ho avuto nessun problema. Durante la maternità, finito di lavorare, andavo in piscina a nuotare e credo che questo abbia influito positivamente sul parto. Ora mia figlia ha 18 anni e io 50, anche se non li dimostro. Devo dire che io e la SM siamo cresciute e un po' invecchiate insieme. Logicamente, è difficile rimanere sempre quel che si è con il passare del tempo, ma in 22 anni di SM non ho avuto ricadute. Ho un problema all'arto inferiore sinistro, si vede che non lo coordino perfettamente, ma non per questo rinuncio alla vita e al divertimento. Prima facevo lunghe camminate, ora se arrivo a 2 chilometri lo considero un traguardo e sono contentissima se il giorno dopo faccio 100 metri in più. Facevo atletica da adolescente, ora yoga e tai chi. Il mio consiglio è fare il più possibile ciò che ci piace, anche se si tratta di piccole cose, come prendere un aperitivo al bar con le amiche. Non smettere mai di avere interessi, di leggere e informarsi. Già la vita di per sè è breve, con la SM è più complicata, ma essere positivi aiuta. Non mollate mai!