Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Come ho sconfitto la paura della nemica invisibile? Sport, sport e ancora sport! Dopo un lunghissimo periodo di timore e stop dell'attività fisica, un incontro fortuito con un rappresentante del CIP in una sede AISM mi ha riaperto le porte dello sport. Ho iniziato con la scherma e AISM mi ha proposto di fare da testimonial per i suoi 50 anni, come prima atleta agonista italiana con SM. Sono destrosa e la malattia ha colpito proprio il lato destro. Ho imparato, con immense difficoltà, a tirare con la sinistra senza mai fermarmi neanche nel periodo Covid che ha messo ancor più a dura prova la mia resilienza. Ogni giorno un nuovo esperimento per impedire che malattia e pandemia mi schiacciassero e l'avessero vinta. In quel periodo, sono anche tornata a nuotare. Sono siciliana, ho vissuto a cinquanta metri dal mare, ma la malattia è andata avanti riducendo sempre di più la padronanza del mio corpo. Volevo rimettermi alla prova e, dopo alcune lezioni, ho fatto passi da gigante. Dalla paura di stare in acqua alla prima gara dopo solo sei mesi. La mia specialità è il dorso e da 2’ circa sono riuscita a toccare 1’36”45, in meno di un anno. Sono un'agonista nell'animo e anche il nuoto farà parte del mio futuro. Obiettivo Parigi. Troppo ambizioso? Forse, ma solo chi non si dà dei limiti a priori ottiene del risultati. Ho partecipato anche al primo Campionato Italiano di pallanuoto paralimpica. Poco più di un minuto, sì, ma un'altra battaglia vinta. Ecco perchè tre volte sport!