Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Ancora una giornata con la compagnia terribile e odiosa di quel dolore cattivo alle caviglie. Quale antidolorifico mi avrebbe potuto permettere di lavorare oggi? Non posso permettermi di perdere anxche questo brutto lavoro. Purtroppo, la mia situazione economica non è più stabile: a causa di questo maledetto dolore ho perso un bel lavoro, ben pagato. Ora devo mantenere questo part-time mal pagato. Finalmente riesco a mettermi in moto, nel tentativo di gestire questa situazione. Lavorare quattro ore in questo modo è un calvario. Mi dicevano fosse artrite psoriaca e, per questo, per dieci anni mi hanno riempita di medicine. Finalmente la tortura è finita: uscendo, non sapevo che questo sarebbe stato il mio ultimo giorno di lavoro. Per salire in auto debba sollevare la gamba di sinistra con le mani. Cosa mi fa soffrire tanto? Prima strada a sinistra e sono a casa. Non riesco a svoltare, le braccia non funzionano bene. E ora? Alla rotonda riesco a svoltare, ma cos'ho? Ho paura. Finalmente arriva il mattino, vado da uno specialista, dopo dieci anni faccio una risonanza. La diagnosi è Sclerosi Multipla Primaria Progressiva. L'azienda non mi permette di rientrare e mi arriva una misera pensione. Con una cara amica penso "perchè non aiutare chi sta peggio?" Nasce il G.O. Imola: Bioenergetica, gruppi di supporto psicologico, musicoterapia, gite al mare, vacanze sociali