Sono un artista mancino e nel 2008 vengo principalmente colpito al lato sinistro e poi alla vista. Quando la mia bella mano per dipingere e disegnare non funziona più come prima mi chiedo come poter continuare. Una sfida artistica e di vita. Capisco però che per me il vero problema sarebbe non aver più nulla da dire. Dopo una lunga crisi si riaccende la curiosità e la voglia di tornare ad imparare nonostante tutto. La mia vita artistica e professionale è cambiata e sotto molti aspetti forse addirittura migliorata. Maturando una consapevolezza a cui non ero abituato, si torna debuttanti con una cassetta degli attrezzi piena di utensili magici che solo noi possiamo usare. Ne avrei fatto volentieri a meno, soprattutto per chi mi sta vicino, ma se non ci fosse stata la SM molte cose non le avrei mai capite. Ho fatto sempre molta fatica a imparare senza ceffoni. Dopo aver perso il lavoro e la passione di una vita, ho trovato qualcosa di ben più importante: la forza di ricominciare ogni giorno, senza il pudore per una diversità che non ho scelto, ma che cambia continuamente la cifra dei miei limiti, sforzandomi di non trasformarli in scudo per le mie colpe. Mi divido ora tra la ricerca artistica e l'insegnamento, aiutando i ragazzi a scoprire tutti i superpoteri nascosti tra le pieghe della diversità. Più che "chi ero", manca non essermi reso conto prima "chi sono", cercando l'artista e la versione migliore di me stesso anche solo con uno smartphone in mano.