Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Diagnosi nel 1998, avevo ventuno anni e studiavo giurisprudenza. Mi avevano detto che lo stress da studio era controproducente ma nessuno poteva decidere se io dovessi studiare o meno, quindi, dopo tre anni mi sono laureata. Ho fatto l'avvocato per oltre quindici anni e a volte arrivare in aula era un incubo: 100 metri piani erano come scalare l'Everest. Nell'amore mi sono sposata e ho voluto mio figlio come null'altro al mondo. Lui è stata la mia forza. Dopo la gravidanza ho portato il bastone per circa tre anni ma con un po' di vergogna: uscivo poco per non far vedere la mia disabilità. Un giorno, con mio figlio di tre anni per mano e senza il bastone di supporto, sono caduta facendolo volare per oltre due metri. Lì ho deciso di riabilitarmi e fare tre volte a settimana fisioterapia attiva. Che fatica! Da un anno ho un nuovo obiettivo: diventare notaio. Ho ricominciato a studiare dopo vent'anni. Tra pochi giorni compirò quarantacinque anni e ogni giorno è una sfida: Lei è presente, ma non posso farle prendere il sopravvento. Il bastone? É nel portaombrelli. Ho un whippet, il cane più veloce del mondo e mio figlio ha dieci anni ed è il mio motivatore. Grazie ai miei genitori e mio marito!