Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Ho avuto la diagnosi di sclerosi multipla il giorno del mio trentasettesimo compleanno. Dire che non è stato semplice e che anzichè spegnere le candeline le ho inondate di lacrime penso sia normale. Ho passato i primi sei anni a piangermi addosso e, nel frattempo, ho avuto due brutte ricadute. Un giorno, però, sono riuscita a vedere la luce in fondo al tunnel: ho iniziato di nuovo a prendere coscienza del mio corpo nonostante i suoi acciacchi e ho capito che avevo ancora qualcosa da raccontare al mondo. Mi sono innamorata dello sport e, soprattutto, della corsa e grazie a lei ho costituito un gruppo di persone con la sclerosi multipla che corre con me per tutti coloro che hanno la patologia. Le nostre gambe a disposizione di chi non può correre e per raccogliere fondi per la ricerca. Dal 2016 non abbiamo più smesso perchè se vuoi, puoi! Il mio super potere è quello di aver guardato l'altro lato della medaglia e aver visto che dalle difficoltà nascono nuove opportunità. Io porto la sclerosi multipla con me sulle spalle, nelle gambe, nelle vene, fino al traguardo. Racconto in maniera ironica e propositiva la mia vita con sua maestà, riesco a strappare un sorriso agli altri sclerati e li incoraggio a fare del movimento, non per forza una maratona, ma a muoversi e fare attività fisica perchè fa bene. Devo dire che tanti mi seguono e la cosa che mi rende piena di gioia è quando ricevo un messaggio da qualcuno che mi dice "Oggi ci ho provato e sono felice".