Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Diagnosi nel 2020, botta importante nel 2013 a 50 anni. Dopo un anno passato a ripetermi che ormai non avrei più potuto fare le cose di prima (ho una passione enorme per la montagna) e che sarei rimasta sempre a casa da sola, faccio prevalere la parte combattiva e cinica del mio carattere e decido di cambiare. Inizio cercando nuove amicizie con cui condividere le mie passioni, che restano ma si devono un po' adattare alle mie energie. A questo punto, insieme a coloro che non avevano mai vissuto la montagna, divento in poco tempo il Messner della situazione e piano piano ritorno alle passeggiate in alta quota. Certo, i 4.000 metri me li scordo, non cammino otto ore di fila, non mi alzo più alle tre del mattino per fare gite pazzesche in giornata. La mia resistenza è limitata: devo riposarmi spesso, per salire in alto sfrutto le funivie e di solito la meta diventa il rifugio dove mangiare un bel piatto di polenta. Ma questo non importa, sto solo facendo altre cose con altre persone e con la stessa (anzi di più) voglia di muovermi, di non restare chiusa in casa. Solo a volte mi arrabbio perchè vorrei essere più resistente, più forte, meno barcollante. Ma la vita è bella lo stesso e, come dicevano in quel film, "Vivi, vivi, vivi! La vita è un banchetto e solo gli idioti muoiono di fame!"