Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

11 ottobre 2019: un giorno come tanti, se non fosse che una parestesia alla gambe mi stava dando un po' di noia da una ventina di giorni e ne ho parlato col medico. Ero in attesa di accertamenti ed ecco la telefonata: mi stavano aspettando all'ospedale di Macerata per un ricovero. Lì per lì ho preparato il necessario senza pensarci troppo e mi sono messa in macchina con mio marito. Durante il tragitto ho avuto tanti pensieri e mi sono fatta tante domande, a cui abbiamo dato una risposta nel giro di quattro/cinque giorni: si trattava di sclerosi multipla. "E adesso che si fa?", ho pensato tra me e me. Superato lo sconforto iniziale e le paure, ho deciso di non mollare, di fare in modo di non dargliela vinta, di affrontare tutto con il sorriso. Il momento della diagnosi è stato per me una sorta di rinascita perchè di errori ne ho fatti tanti, ma adesso Lei mi ha fatto riflettere che innanzitutto non si può dare nulla per scontato e che di Vita ne abbiamo una sola e, nonostante tutto, VALE SEMPRE LA PENA VIVERLA!!!! La nostra è diventata una bella convivenza, certo a volte un po' scomoda. Con lei ho conseguito l'attestato di operatore socio sanitario e oggi, che svolgo questa professione, ho la consapevolezza di avere tanta FORZA. Questa è una risorsa che sinceramente non sapevo di avere e riesco a trasmetterla a chi mi sta intorno, perchè è importante sapere che la SM può essere solo un valore aggiunto e non una malattia. Ci sono anche momenti di fragilità, non lo nascondo, ma chi non ne ha? Probabilmente grazie a questa fragilità oggi sono una persona umile, che non si ferma davanti alle apparenze, e che apprezza le piccole cose, i piccoli gesti. Il mio lavoro al tempo stesso è la mia forza: prendersi cura degli altri e farli sorridere mi riempie il cuore. Continuerò a sognare. Lei fa parte della mia vita ormai e questo viaggio meraviglioso lo faremo insieme. Qualche volta cadrò, ma troverò sempre il coraggio di rialzarmi.