Sono Ilaria, ho 29 anni e ho avuto la diagnosi 10 anni fa. Ero una ragazza molto sedentaria e un bel giorno ho incontrato il mio attuale compagno, un tipo molto sportivo che mi ha fatto scoprire la montagna, che per me non esisteva minimamente, e me ne sono innamorata. Un giorno il mio compagno mi ha detto: "preparati, tra una settimana ti porto sul Vettore". Non potete capire il mio entusiasmo e la mia grandissima paura di non farcela. Siamo partiamo, siamo arrivati e abbiamo iniziamo il sentiero fino al rifugio. Dal rifugio in poi ha nevicato e io ho faticato moltissimo a salire. Volevo mollare. Mi ha raggiunto il mio compagno e mi ha detto: "la croce è lì sopra, dai che ce la fai!". Ho guardato quel punto e mi sono detta: "Ilaria devi farcela, vai!". Ci sono arrivata e iniziato a piangere appena ho visto la croce, era veramente lì a due passi da me. Quando l'ho toccata, le mie lacrime si sono riempite di gioia: ho coronato il mio sogno. E da lì non mi sono più fermata: ad agosto 2021 sono andata sul Monte Camicia (2600m), il Vettore è 2400m e spero di andare sempre più in alto. E' una sensazione stupenda per me. La malattia mi ha tolto tanto, ma mi ha donato una forza di cui non ne sapevo l'esistenza. Conoscevo questa Ilaria che era ben nascosta e solo una batosta del genere e l'amore immenso che provo per il mio compagno sono riusciti a tirarla fuori. Eccolo il mio super potere: la forza e l'amore di una persona. Tutte e due le cose sono venute dopo la diagnosi e vado avanti perchè ho ancora tanti sogni nel cassetto.