Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Quando ho scoperto di non essere sola, di avere la mia passeggera obbligata avevo 19 anni e avevo appena iniziato l'università. La prima cosa che ho pensato è stata quella di abbandonare gli studi, avevo scelto infermieristica... come avrei potuto io, malata di una malattia neurodegenertaiva ad aiutare gli altri, prestare la mia assistenza? Non avevo paura per me, avevo solo paura di far soffrire chi mi stava accanto. Perchè io in qualche modo ce l'avrei fatta, incassando il colpo e andando avanti. Mio padre mi disse "Fai tutto ciò che vuoi, che ti rende felice. Studia, viaggia, non ti fermare da sola. In questo momento è solo una diagnosi, nessuno ti sta fermando". Beh, io l'ho ascoltato! Non mi sono fermata, era l'aprile del 2009 e oggi dopo 14 anni sono qui a raccontare tutto con il sorriso... quello mai e poi mai nessuno è riuscito a togliermelo. Ho avuto momenti brutti, tristi, sono stata male, bloccata e paralizzata, ma accanto a me c'è stata la mia famiglia. Marco, il mio compagno... non passa un giorno senza che lui mi chieda come mi sento, è sempre qui a un passo da me, da quasi 17 anni! Nel 2017 è arrivata la mia piccola Maya, una cagnolina che aveva bisogno della mamma che non aveva mai conosciuto. Io ero a letto bloccata dall'ennesima ricaduta ma lei aveva un mese ed aveva bisogno di me. Mi ha ridato la forza di alzarmi. Oggi faccio l'infermiera in pronto soccorso, mi sono specializzata e sono felice della mia vita. Nadia.