Ciao sclerati e non! Sono Irene ed ho la SM. È cominciato tutto con un accenno di neurite durante il lockdown: mi svegliai una mattina e vedevo un po' male, ma dopo poco tutto è tornato come prima. Nel mese di agosto, è successo di nuovo. Questa volta però non scompare, peggiora. Vengo ricoverata e sottoposta a tante visite ed esami, ma non mi abbatto. Studiavo Giurisprudenza e a settembre avrei dovuto sostenere l'esame di Procedura Penale, non potevo fermarmi. Nonostante mi rendessi conto che stesse accadendo qualcosa di strano, continuo a studiare in ospedale e, una volta dimessa, da sdraiata per via della rachicentesi. È stata dura, ma ce l'ho fatta! A dicembre la diagnosi: sebbene possa sembrare strano, fu uno dei giorni più belli dopo tanto tempo, come la quiete dopo la tempesta. Posso finalmente dare un nome a ciò che mi è capitato: sclerosi multilpla. La paura è tanta, ma la voglia di andare avanti prevale. Continuo i miei studi, inizio un meraviglioso percorso di psicoterapia e mi laureo. Intraprendo il tirocinio notarile e mi piace tantissimo. Se mi fermo a guardare indietro vorrei dire grazie alla me di tre anni fa per essersi promessa, fin dal primo contatto con la malattia, di mettere davanti se stessa e di far entrare il sole, che asciuga le ossa e scalda bene il cuore, anche quando vivresti solo di notte o di guai. Non so quanto impiegherò a governare la paura, l'incertezza perenne, ma dopo tutto questo ho compreso che si può sempre ritrovare un equilibrio. Non arrendetevi, mai.