Ciao, vedo che stai benino se hai avuto la forza di fare restyling a casa, con tutto quello che ha comportato avere operai, disordine, polvere ecc. Ma in effetti sono queste scelte che ti danno lo stimolo per andare avanti e non sopravvivere, ma vivere soddisfatta, felice. Effettivamente il sopraggiungere di queste due intruse, sclerosi e diabete insulinodipendnte nel lontano 1999, non ti ha particolarmente scosso. Ricordo che dopo aver riacquistato la vista e ripreso a muoverti, per alcuni anni ancora hai continuato la tua grande passione che era il ballo e l'insegnamento nella scuola elementare. Non hai mai nascosto i tuoi problemi, anzi, hai istruito tutti coloro che ti stavano intorno ad intervenire nel giusto modo qualora ne avessi bisogno. Eri consapevole che le forze per fare determinate cose ti avrebbero abbandonato, ma ciò è avvenuto in modo graduale. E se il corpo si rifiutava di rispondere come volevi, hai posto in ballo la mente. Perchè non concludere gli studi universitari? Una buona testa l'hai sempre avuta, sempre promossa con buoni voti, ma studiare dopo una mattina trascorsa in classe era dura e rinunciasti. E allora carica di rivivere in mezzo ai giovani (eri già attempatella a 56 anni!) il percorso di studi universitari, ti sei messa in gioco. L'ottima organizzazione dell'ufficio disabilità di UNICA ha contribuito a che il 26 febbraio 2015 arrivasse un bel 105 alla tesi sul Diritto Agrario. Oggi? Pensione da quasi 2 anni e tanto vontariato in AISM.