Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

"Qualsiasi cosa accada, tu..." Erano trascorsi giorni di formicolii, scosse e dolori prima che mi convincessi a percorrere in bici la strada per il pronto soccorso che mi condusse al ricovero, alla diagnosi: sclerosi multipla. In quei giorni, fra corridoi al linoleum, sorrisi gentili, camici e divise, ho scritto, riempito pagine di riflessioni e sogni, desideri e paure. Ho poggiato la testa sul cuscino e ho visto un susseguirsi di immagini: ho rivisto la bambina che amava danzare, che sognava di diventare una scrittrice, che inventava narrazioni e poesie su fogli di quaderno. Ho rivisto la studentessa di psicologia, i volti dei miei pazienti, le sfumature preziose delle storie di cui mi prendo cura oggi. Ho sentito sulla pelle l'abbraccio della mia famiglia, l'amore di mia sorella. Ho percepito l'incanto dei brindisi in spiaggia con le amiche. Ho capito che da oggi sono anche la donna con la sclerosi multipla ma il resto non sbiadisce, diventa più forte. Nei giorni in ospedale ho sentito risuonare in me "qualsiasi cosa accada, tu scrivi" perchè ho sempre intrecciato emozioni e parole ed è così che è nato il libro che tengo fra le mani. Non è un diario di malattia, ma un invito a far brillare l'essenziale che resta quando tutto crolla. "Qualsiasi cosa accada, tu..." Auguro ad ognuno di completare la frase con l'elemento piu luminoso che vi appartiene, di scrivere su quei puntini la ragione per cui vale la pena, che sia un piccolo gesto quotidiano, un sogno, un'abitudine...