Ho guardato gli uccelli migrare e il fiume scorrere e mi sono chiesta com’è possibile che tutto il mondo continui anche quando qualcosa ti muore dentro. Sì, perché certi dolori ti fanno morire un po’. Una piccola parte di te non tornerà più come prima. Che cosa fa, il dolore. Quanto ti cambia. Ma sempre guardando quel fiume, quegli uccelli, quei fiori mi sono resa conto di quanto fosse tutto immensamente bello. Dovrei essere profondamente arrabbiata perché non merito di soffrire così, nessuno lo merita. Ma quando il mondo è così talmente splendido, quando il sole è così luminoso e la pioggia così rincuorante, quando il rumore delle foglie ti culla e mischiarti nella gente ti fa sentire meno solo, quando un cucciolo ti fa le fusa e qualcuno ti dimostra che ti ama… Ecco, quando hai già tutto questo, come puoi continuare ad avercela con l’universo? Io vivo di emozioni. Di sorrisi. Di gesti, di sguardi, di parole, di gentilezza, di rapporti, di curiosità. Di sole che illumina, di notte che diverte, di gioia, di speranza, di voglia, di passione. Io vivo di Vita. Ho avuto bisogno di distruggere tutto per ricostruirmi piano piano, imparando ad amare un po’ alla volta. Non come i bambini, che esplodono d’amore. Ma come gli adulti, che amano con la consapevolezza che può far male, ma nonostante ciò vivono le infinite possibilità di questa vita.