Storie di progetti e sogni
che non si fermano con la Sclerosi Multipla

Ciao. Sono Laura e da sette anni sono malata di Sclerosi Multipla. La diagnosi è arrivata in una soleggiata giornata di primavera, un anno prima dei trent'anni. Non ho mai avuto paura di questa nemica invisibile, forse perché non la ritengo come tale, ma una compagna di vita, insidiosa e silenziosa ma con la quale convivere e condividere il tempo davanti a me. Devo ammettere che non l'ho ancora accettata e forse mi ci vorrà ancora molto tempo, ma le ho fatto spazio e le ho lasciato comandare qualcosina, ecco giusto proprio qualcosina! Più che chiedere aiuto, ho preferito incastrarla nella mia routine, in quello che fino a quel momento avevo scelto di vivere e devo dire, che fatica! A volte ha vinto lei e alcune cose si sono ridimensionate o sono completamente cambiate. Questo, però, è stato spesso un bene e mi ha fatto scoprire nuove parti di me e del mio essere nel mondo, anche da malata! Sono, tuttavia, sempre cauta nel chiedere aiuto e nel condividere la mia malattia con i "sani" perché, spesso, li spaventa e fa allontanare, oppure peggio, li rende da un lato asfissianti e troppo empatici e dall'altro superficiali nel comprendere l'invisibilità di questa malattia, soprattutto nei primi stadi. Per ora la mia tenacia e resilienza (mi) ci ha fatto gestire le difficoltà della vita quotidiana, consapevole che arriverà il giorno in cui la casa sarà il centro del mio mondo. Per ora (mi) ci godiamo e viviamo appieno il fuori casa! Un' anatema contro l'avanzare dell'amica-nemica.