La diagnosi di Sclerosi Multipla è stata, nell'immediato, una notevole sberla. Infermiera da trent'anni, in un attimo passi dal "prenderti cura" a essere oggetto della cura stessa. Che fare? Rivedere velocemente i tuoi progetti di vita, accettare che non sono più fattibili e riprogettarti. A me è servito il contatto con AISM, non tanto dal punto di vista sanitario, ma personale. Faccio parte delle donne Red: mi sono resa disponibile per collaborare come volontaria e, pian piano, sto ricominciando a essere l'Adele impegnata, presente e in grado di dare un contributo. Incontrarsi, parlare, avere obiettivi è la migliore cura. Da infermiera vivevo le disabilità degli altri, adesso vivo la mia e, senz'altro, ho una marcia in più.